Le Cicadidi, dette cicale, appartengono alla famiglia degli insetti Rhynchota. Esteticamente le cicale si presentano in colore marrone scuro oppure tendente al verde, con una lunghezza variabile che oscilla tra i 2,3 e 5,6 centimetri.
I maschi sono caratterizzati da un addome sotto il quale portano un organo stridulatore, mentre le cicale femmine riescono ad emettere un suono secco allo sbattere delle ali, in gran parte simile allo schioccare delle dita che permette al maschio di individuarle.
Il verbo con cui si usa chiamare il verso delle cicale viene definito “Frinire”, mentre l’apparato sonoro di questi insetti è costituito da lamine, dette imballi, tese da tendini che le collegano ai muscoli sui lati dell’addome.
Il canto ha un richiamo sessuale per le cicale femmine, mentre alla nascita delle nuove larve la vita degli insetti sarà reclusa all’habitat sotterraneo che potrà durare anche anni. Le cicale abbandonano il sottosuolo a maturità raggiunta, cercando un albero sul quale salire per il cambiamento naturale della loro muta. Inizialmente di colore verde-azzurro, le cicale assumono con la muta il classico colore marrone scuro.
Dove si consumano le cicale a scopo alimentare umano? I paesi dove vengono comunemente consumate sono Cina, Asia e alcune zone degli Stati Uniti d’America. Quando le larve riemergono in superficie per riprodursi e in seguito morire moltissime persone affollano i luoghi specifici per la loro cattura, ancor prima che la loro pelle si indurisca.
Prima che si induriscano le cicale possono essere sottoposte a frittura, bollitura, ideali a preparazioni come i classici gamberetti. Il sapore delle cicale è simile a quello degli asparagi, con una densità molto più viscosa.
Le cicali contengono un 30/40% di proteine, un basso contenuto di grassi e calorie, particolarmente indicate sotto qualsiasi regime alimentare seguito. Le cicale vivono in media da due a sette anni, allevate e catturate anche a scopo alimentare.